Il Perdono
A te rovo di spine che hai spezzato le membra per farne strumento di tortura sul Suo capo regale intriso di sudore scarlatto quell'Uomo ha detto : " ti perdono ". A te gelido ferro che hai preso forma di chiodi spietati laceranti la candida carne dell' Agnello quell'Uomo ha detto : " ti perdono ". A te ruvido legno che hai accolto nel tuo mortale abbraccio il mistero grande di una Fede quell'Uomo ha detto : " ti perdono ". A te lancia pagana che hai aperto nel costato la sacra porta da cui è uscito per sempre il fiele del peccato quell'Uomo ha detto : " ti perdono ". A voi , a tutti voi che con il cieco errore avete generato l'urlo del vento, lo scroscio della pioggia, lo scoperchiare delle tombe e il grande strappo nelle sale vuote del Tempio, la Voce di un Uomo moribondo vi ha detto con un grido possente : " VI PERDONO ".